Prima serata della Pastorale del Turismo 2022, si apre il sipario con un argomento alquanto spinoso e controverso, quello titolato "Come liberare l'informazione dalla disinformazione? Sul palco dell' Anfiteatro Caritas di Tortolì, chiamati a dipanare tale connessione, il giornalista e saggista Massimo Franco e il Cardinale Matteo Maria Zuppi arcivescovo di Bologna e presidente della CEI italiana, intervistati da S.E. Antonello Mura vescovo delle Diocesi di Nuoro e di Lanusei. Franco fa emergere un status strutturale del sistema informativo, nel quale il digitale ha cambiato, mutato, trasfigurato il mondo dell'informazione, intaccandone il concetto di imparzialità e il concetto di democrazia formativa, alimentando quella branca della disinformazione sulla quale ruotano tante notizie prive di fondamento, che rischiano di manipolare l'opinione pubblica, intaccando il principio di democrazia. Aggiunge ancora Franco, "qual è l'imparzialità per un giornalista, che trovandosi ad operare in contesti quali i vaccini e i no vax, la propaganda della guerra in Ucraina e l'argomentazione della guerra e dando voce a tutti, si trova a dover conciliare la tendenza all'obiettività con una realtà totalmente spiazzante. Questa imparzialità, in alcuni frangenti, rischia di diventare distorsione della realtà".
Riprendere ad ascoltare, questo deve essere l'alternativa, secondo Massimo Franco, atta a superare un limite posto da questo "profluvio di informazioni digitali", che sono l'espressione dell'auto referenzialità. Il digitale impone un suo autoritarismo, non rappresentando quella classe di popolazione che ha in dote un pensiero differente. Il Cardinale Zuppi, ragiona sul modo in cui ancora la Chiesa, utilizzi un linguaggio ed un lessico che definisce "Ecclesialese", ancora discostante rispetto allo spettro di ascolto dei fedeli cattolici o laici, ma in via di trasformazione grazie agli insegnamenti che Papa Francesco offre all'intera comunità mondiale. Alla provocazione posta da S.E. Antonello Mura ai due interlocutori, in merito a un contesto specifico nel quale la disinformazione abbia prodotto maggiori conseguenze, Franco risponde, citando "le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, che hanno destabilizzato un intero territorio, con un conflitto, che si è rivelato ingiusto" e cita anche la guerra in Ucraina ove "l'invasione Russa, non può essere ritenuta un operazione militare speciale".
Franco punta il dito su una disinformazione dell'intero mondo occidentale, ove la manipolazione dell'opinione pubblica, riesce a far breccia sulla realtà dei fatti, eludendo le menti che in un contesto di smarrimento, accettano e sottoscrivono tale disinformazione, probabilmente dovuta ad una crisi delle istituzioni legittimate a dare informazione. Il Cardinale Zuppi ragiona sul fatto che la disinformazione, riferendosi "al nodo abusi", faccia passare la giustizia a giustizialismo oppure ad opacità in un brevissimo lasso di tempo. "Ma occorre sempre vedere il contesto nel quale vi sia tale passaggio, in quanto ad una enfatizzazione dei toni, corrisponde una costrizione verso un giustizialismo, che risulterebbe esser ingiusto e polarizzante". Altro significato assume la disinformazione così definita "di consumo", cioè creata secondo scopo, utilizzata in varie situazioni e scenari della vita pubblica ed atta a produrre "rumors" che risultano esser coercitivi, rispetto ad altre notizie. Il nodo rimane, il come liberare l'informazione dalla disinformazione prelude al fatto di un' analisi attenta delle rispettive origini identitarie e al conseguente discernimento di informazione da disinformazione.
Situazione questa complessa, in quanto trattasi di due facce della stessa medaglia utilizzando un eufemismo, ma in se intrinseche in origine, che contengono al loro interno elementi quali il "concetto", "l'idea", l'essenza di quel qualcosa che origina la notizia o il racconto, ove è contenuta la conoscenza o meglio l'esperienza dei fatti. L'estrinsecazione di tali elementi da questo insieme, ha una connotazione soggettiva, che pertanto vizia all'origine tali circostanze, e poiché queste ultime sono il primo punto da prendere in considerazione, per capire se la informazione o la disinformazione nasca da un'incomprensione involontaria del ricevente del messaggio, o volutamente distorta dall'emittente, esse stesse sarebbero oggetto di dubbio o dovrebbero esser ripulite da una condizione soggettiva.
Tutto è pronto per la nuova edizione della Pastorale del Turismo 2022.
La data della conferenza stampa, che anticipa i temi e gli ospiti di questa ottava edizione, è fissata per il 29 Luglio a Tortolì presso il nuovo Auditorium Fraternità, struttura di nuova concezione, che verrà inaugurato per l'occasione.
L'ufficialità sui nomi di spicco di questa nuova edizione, arriverà con la presentazione ufficiale della conferenza stampa. Interverranno, oltre al vescovo di Nuoro e di Lanusei, Antonello Mura, i responsabili dei rispettivi uffici diocesani di pastorale del turismo, don Alessandro Fadda per quella nuorese e don Pietro Sabatini per la diocesi di Lanusei; il direttore della Caritas ogliastrina, don Giorgio Cabras, il giornalista e scrittore Giacomo Mameli, il video maker Vincenzo Ligios. A coordinare la conferenza, il direttore del mensile diocesano “L’Ogliastra”, Claudia Carta.
Otto anni, un legame intrinseco, che unisce Chiesa e territorio, che va oltre l'immaginabile, il prevedibile, che non avverte segnali di stanchezza o di logorio. Il Covid è ormai un ricordo, ha creato nuovi stimoli, nuove speranze per rimettersi in giuoco, per ricreare nuove aspettative di crescita e di rivincita rispetto ad uno Status imposto tra il 2020 e il 2022.
Gli slogan di questi otto anni, segnano il tempo trascorso, l'evoluzione del progetto, la fiducia delle persone, che promuove la Pastorale come percorso di guida socio-culturale e religioso, unendo tutti in unico progetto comune, quello che avvalora le risorse del territorio e ne crea un volano attrattivo per l'intera provincia. “Osservare. Pensare. Progettare. Qual è la tua proposta?” è quello dell’estate 2022 negli appuntamenti del prossimo agosto presso gli spazi all’aperto dell’anfiteatro Caritas di Tortolì, e del nuovo palcoscenico costiero La Caletta di Siniscola.
Agosto è nel segno della Pastorale del Turismo.Due le diocesi impegnate, oltre a
quella di Lanusei, da due anni si aggiunta
anche quella di Nuoro e in questa settima edizione la Kermesse nata in Ogliastra
prende piede coinvolgendo ospiti di grande caratura e trattando temi di strettissima attualità dal respiro nazionale. Alcuni nomi di spicco di questa nuova edizione, con la conferenza stampa prevista per oggi 4 agosto, alle 10.30, nell’aula magna del Seminario regionale di Cagliari.
Interverranno, oltre al vescovo di Nuoro e di Lanusei, Antonello Mura, i responsabili dei rispettivi uffici diocesani di pastorale del turismo, don Alessandro Fadda per quella nuorese e don Pietro Sabatini per la diocesi di Lanusei; il direttore della Caritas ogliastrina, don Giorgio Cabras, il sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Nicola Colabianchi, il giornalista e scrittore Giacomo Mameli, il video maker Vincenzo Ligios. A coordinare la conferenza, il direttore del mensile diocesano “L’Ogliastra”, Claudia Carta.